La Corte del Dosso
Il cortile rurale.
Entrare in corte del Dosso non è solo scoprire una “ tipica corte rurale lombarda” ben conservata nel centro di Bellusco.
È molto di più. È sentire come ha vissuto per secoli la gente del paese: insieme.
La corte, tutte le corti, erano pensate per vivere così: ognuna aveva una grande aia centrale che era il luogo dove parlare, lavorare, pregare, confortarsi, discutere, gioire. Sull’aia si affacciavano le abitazioni: generalmente al pian terreno ogni famiglia aveva una stanza che usava come cucina col grande camino, mentre una scala comune portava ai piani superiori dove c’erano le camere da letto.
Un lato della corte era riservato a fienili e stalle dove si passavano anche le serate d’inverno, riscaldati dal calore degli animali, a recitare il Rosario, ascoltare storie raccontate dagli anziani; sotto ai portici trovavano riparo arnesi e mezzi agricoli, un grande portone d’accesso si apriva sulla strada principale. Accanto c’erano i campi, da coltivare, da cui trarre da vivere, con fatica, giorno dopo giorno.
Ogni corte aveva il suo nome e la sua storia, così come la gente che vi abitava, in tutte c’era almeno un’immagine sacra a protezione di persone, case ed animali.
Molti di questi “monumenti della memoria” sono stati distrutti o trasformati, mentre la corte del Dosso ha conservato il suo aspetto ottocentesco, anche se la parte più antica risale al Seicento.
Il suo nome deriva dalla parola dialettale “Dos” che indica un luogo in posizione elevata.
A typical rural Lombardian courtyard.
Its name is derived from the word “Dos” in local dialect, that signifies a place in an elevated position. The most ancient part dates back to the 17th century, the rest to the 19th century.